NXT 2.0: Un risultato fenomenale e un fenomenale ritorno
Analisi NXT 2.0
NXT Pubblicato in data 13/01/2022 da Roberto Rotonda
Il ritorno di AJ Styles è sicuramente il fiore all’occhiello di una puntata che fila via liscia mixando buon wrestling e trame anche nuove. Molto interessante come si è aperto e chiuso lo show, con il neo NXT Champion Bron Breakker ad aprire le danze e con AJ Styles a chiuderle. Un modo di veicolare il prodotto pressoché fuori dagli schemi presi in questi mesi. Ma la presenza del Phenomenal One è servita per dare più eco al brand e per espanderne magari il bacino d’utenza.
Il promo d’apertura di Bron Breakker è un messaggio d’amore nei confronti di Tommaso Ciampa e un monito per chiunque nel roster si appresterà a mettersi contro il nuovo Campione di NXT. Nessuna sorpresa, ma l’indizio di un possibile nuovo sfidante arriva con l’ingresso di Santos Escobar che ha uno scambio di sguardi con Breakker. Il messicano vince poi il match contro Xyon Quinn, grazie a Elelektra Lopez che finalmente prende una decisione. Rimanendo così tra le fila della Legado del Fantasma, colpendo proprio Quinn con un low blow non visto dall’arbitro. Episodio che dunque può far pensare a un feud che non finisce certo così. E che, se deve servire a qualcosa, dovrebbe essere appunto l’elevarsi di Quinn.
Chi non ha bisogno di “elevarsi” è di sicuro Cameron Grimes. Che porta a casa la vittoria nel match contro Damon Kemp. Grimes in questo avvio d’anno è focalizzato sulla cintura di NXT North American Champion detenuta da Carmelo Hayes. Il quale è stato protagonista del solito segmento dove si eleva a unico Campione di NXT, anzi come l’ “A Champion” di NXT. Feud che certamente ci regalerà incontri di pregevole lottato, e che anche dal punto di vista degli scontri verbali sembra avere una buona solidità data la bravura dei due interpreti.
Rimaniamo in tema con un'altra rivalità interessante e ben sviluppata. Quella tra Tony D’Angelo e Pete Dunne. Che si sono dati battaglia in un Crowbar on a Pole Match intenso e dal buon storytelling. Peccato per qualche incongruenza in merito al regolamento, che ha tolto energia e un pizzico di “violenza” che poteva dare maggiore risalto. La conferma del Made Man of NXT è comunque importante e gli fa fare un altro passo in avanti notevole, anche se resto dubbioso su come in questa nuova veste di NXT non si sia riusciti (o meglio forse non si è voluto) dare al Bruiserweight le chiavi del brand scegliendo invece Breakker. La sconfitta inoltre lo ricaccia indietro, anche se non credo finisca così la questione tra i due.
Mi ha sorpreso l’uscita di scena di Joe Gacy & Harland dal Dusty Rhodes Tag Team Classic. Hanno infatti perso, per squalifica, l’incontro di qualificazione che li ha visti affrontare Edris Enofé & Malik Blade. È vero che il torneo della Dusty Cup da quando è stato instituito rappresenta più la parte purista del pro-wrestling che quella narrativa, ma Gacy & Harland potevano essere le schegge impazzite del torneo messe lì a minare selvaggiamente il tutto. E un po’ trovo discrepante che si decida ufficialmente di metterli nella divisione di coppia, per poi subito “farli uscire di scena”, virgolettato d’obbligo perché può essere che sotto sotto hanno pensato a qualcosa e questa sconfitta è solo per fuorviarci.
La divisone femminile anche questa settimana è ben rappresentata, con la NXT Women’s Champion Mandy Rose che appare in un segmento dove mette in mostra tutta la sua bellezza e sensualità durante un photoshoot, rimarcando di essere LA divisione femminile insieme alle sue compagne, le NXT Women’s Tag Team Champions Gigi Dlin & Jacy Jane. Set fotografico che sarà distrutto da Kay Lee Ray, che pare essere la contender principale al titolo.
L’unico match femminile della serata non delude, e anzi ci regala una contesa godibile dove tutte le partecipanti riescono a mostrare le loro qualità nei vari momenti dell’incontro. La sfida tra Indi Hartwell, Persia Pirotta & Wendy Choo e Kacy Catanzaro, Kayden Carter & Amari Miller vede Choo come “nuova figura” del brand. Che dopo le settimane in cui appariva durante diverse situazioni, sempre dormiente in pigiama e armata di cuscino, è finalmente approdata sul ring. Nonostante questa gimmick abbastanza stramba anche solo come concezione, specie considerando che prima interpretava Mei Ying, la nostra sul ring ci sa fare e alla fine lei e le sue compagne vincono un match che ripeto è stato davvero piacevole. E che va visto in chiave anche di Dusty Cup, cosa non da poco. E proprio la versione femminile del Dusty Rhodes Tag Team Classic può essere la zattera di rilancio per Dakota Kai, vediamo se riuscirà magari a trovare una partner.
Positivo anche il modo con cui viene portata avanti la faida tra Solo Sikoa e Boa. Incontro finito in no-contest per doppio conteggio fuori, i due poi se le danno nel backstage alla pari, ma sarà il cinese ad avere la meglio quando la versione cattiva di lui prenderà il sopravvento sulla buona con tanto di miracolo facepaint prima assente.
Il Main Event infine, un match ben lottato che aveva alle spalle un build up breve ma sapientemente strutturato. Con Grayson Waller che ha presenziato anche a RAW in un paio d’occasioni, dando più enfasi al suo personaggio e portando logicamente interesse in chi NXT 2.0 non lo segue. La chiave di ciò si chiama AJ Styles, che debutta così in singolo a NXT a 44 anni. Giusta la vittoria del Phenomenal One sull’australiano, che comunque ha avuto modo di assaggiare il main roster e, penso soprattutto, l’esperienza di avere un incontro contro uno dei più grandi nella storia della WWE e del wrestling in generale non ha eguali. Anche perché essere scelto per questo mini-feud è già una grandissima vittoria. Poi il management è stato molto bravo a non “evidenziare” troppo il risultato, facendo ritornare LA Knight (annunciato proprio da Styles) che ha messo finalmente le mani addosso a Waller, andando così a riprendere la loro rivalità dopo le settimane d’assenza della Million Dollar Mega Star per gettare quindi già lo sguardo sull’imminente futuro. Tutto giusto, tutto perfetto.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima.