Sami Zayn e il prosciutto sugli occhi del Web
Pensieri e teorie su ciò che si è sempre detto su Zayn
APPROFONDIMENTI Pubblicato in data 26/12/2020 da Mirko Favale
Il finale di puntata di SmackDown ha regalato un momento davvero degno di nota, con Big E laureatosi campione Intercontinentale al termine di un bel Lumberjack Match, con l'ovazione dei compagni di roster face che l'hanno portato in trionfo. Cintura sventolata, posa da fotografia, e regno dell'ormai ex New Day ufficialmente cominciato. Concentriamoci un attimo sullo sconfitto, tuttavia, Sami Zayn. Anzi, sulla concezione che il web ha di lui, e ad essere ancor più specifici, della cosiddetta 'gestione' del personaggio, termine che personalmente detesto che la banalità che ha ormai acquisito a furia di essere spammato sui social sotto ogni post a tema wrestling nel mondo.
Sia chiaro, il seguente non vuol essere un attacco al wrestling web italiano, perchè per la verità anche all'interno di pagine e gruppi internazionali il motto è sempre lo stesso: Sami Zayn è trattato male, scusate, 'gestito' male, in maniera vergognosa per un performer come lui. Ma che ci sta a fare lì, che non sanno che farne? Per carità, sono opinioni, è sacrosanto averne, così com'è sacrosanto averne anche di impopolari. Eccola qua dunque l'opinione impopolare, che però sarà argomentata all'interno di questo articolo: no, ragazzi, Sami Zayn non è trattato male, non si esibisce al di sotto delle proprie possibilità e soprattutto non è un reietto, non è ingabbiato e tutto sommato nemmeno penso se la passi male.
Andiamo con ordine: c'era una volta El Generico, lottatore canadese mascherato che interpretava la gimmick del luchador con uno stile di lotta aereo, dinamico. El Generico firma in seguito con la WWE e si esibisce per la compagnia più celebre del mondo senza maschera col nome di Sami Zayn, la cui gimmick è quella dell'underdog dall'underground, come face, con ottimi risultati in quel di NXT, sebbene a detta di molti lo stile di lotta sia già decisamente variato rispetto a quello utilizzato precedentemente. Ebbene, il punto è questo: Zayn arriva nella grande E dopo una carriera lunga già dieci anni fatta di rischi, bump, cadute, sacrifici. La E rappresenta dunque per il fu Generico una grande possibilità non solo di sbarcare il lunario o di porsi sotto i riflettori: ebbene, Zayn in WWE ha avuto la grande opportunità di poter mettere in mostra tutta la parte fino al quel dì nascosta del suo talento. E lo fa.
E lo fa dal giorno del suo turn heel. Lo fa rendendosi ogni settimana protagonista di promo ottimi, mai banali, pregni talvolta di sapienti stoccate alla sua stessa compagnia, spesso al suo stesso pubblico,e che lo mandano inverosimilmente over. Over da heel, sia chiaro. Già, perchè per il web tutto pare che risultare over sia ottenere applausi a scena aperta sempre, poco importa che tu possa essere il bravo o il cattivo ragazzo della situazione. Eccoci tornare dunque alla grande litania dell'etere, quella secondo cui il nostro patisca un'onta dietro l'altra, nonostante sia sempre nel circolo di un titolo tutto sommato ancora di buon prestigio come quello intercontinentale disputando spesso dei main event quantomeno in show settimanali, nonostante rivinca quello stesso titolo nonostante il periodo di pausa in pieno Covid con tanto di 'E' chiaro che Vince lo punirà, perchè ha osato ribellarsi!', nonostante abbia mandato over divinamente Big E in un match davvero divertente che lo ha visto come un villain privo di scrupoli e detestato da mezzo roster, nonostante riesca ad essere incredibilmente funzionale pur con uno stile saggiamente più conservativo del proprio fisico, dopo una vita trascorsa a mettere quest'ultimo in balìa.
Mi piacerebbe molto che il medio commentatore webbico sia educato all'idea che il wrestler che sale sul ring sia un uomo come un altro, che cambia col tempo il suo approccio al proprio lavoro, piuttosto che una macchina, che viene messa in moto al di sotto della propria capacità performante, ma la verità è che questo è uno scenario utopico. Ci infastidiamo quando dall'esterno si ha una percezione circense del wrestling, ma spesso siamo i primi a volere che i wrestler siano delle scimmie ammaestrate costrette a ripetere lo stesso numero per ottenere il nostro consenso.
E Sami Zayn questo lo ha capito, ha capito come infastidire quello stesso fan che pensa di difenderlo parlando di 'cattiva gestione', e che adesso parlerà di lui come 'completamente affossato'.