L'ultimo match di Ric Flair è inutile
Perché tornare nel ring nel 2022?
APPROFONDIMENTI Pubblicato in data 17/05/2022 da Andrea Piccioli
Il prossimo 31 luglio si ritirerà definitivamente (forse) dal mondo del wrestling lottato Ric Flair, combattendo un ultimo match contro un avversario ancora da annunciare.
Classe 1949, circa 5000 match al suo attivo e quasi 50 anni di carriera nel quadrato. Il suo primo match fu il 10 dicembre 1972 e quest'anno, a 73 anni, combatterà nuovamente quello che lui stesso ha dichiarato come il suo ultimo incontro.
Inutile parlare della sua carriera, basterebbe citare il suo palmarès per capire di trovarsi davanti non ad una leggenda, ma a qualcosa di più. Quello che mi spinge a scrivere un articolo su di lui è la motivazione che lo porta a tornare ancora una volta nel ring, mettendo a repentaglio la sua salute e, volendo, anche il ricordo che si ha di lui. Perché è facile pensare che vederlo un altra volta nel quadrato sarà un tuffo al cuore, ma cosa rimarrà dei suoi due ultimi match storici?
Torniamo indietro al 30 marzo 2008 e a quella Sweet Chin Music che mise fine alla sua carriera in WWE. L'emozione di quel momento, le lacrime di Shawn Michaels e quelle dello stesso Flair, mischiate a tutte quelle degli spettatori, me compreso, che capirono in quell'istante che era finita. Una conclusione perfetta, costruita per mesi con un climax palpabile e di cui tutti sapevamo esattamente come sarebbe terminato. Quel palcoscenico, quell'avversario, quel momento rimarranno impressi nelle nostre menti in maniera indelebile.
Balziamo al 12 settembre 2011, a quel match fra Sting e Ric Flair, l'incontro fra due leggende e pilastri della ormai defunta WCW, ritrovati in TNA e pronti a darsi battaglia in uno scontro dallo Star-Power memorabile. Ric ha più di 60 anni, Sting poco sopra i 50. In un mondo fatto da giovani atleti e carriere brevissime, i due mettono in scena un Main Event epico, 15 minuti di scontro che nulla hanno da invidiare a quelli fra giovani promesse del settore. The Icon vince e Ric mette fine alla sua esperienza in-ring regalandoci un ultimo match indimenticabile contro un avversario leggendario.
Questi due sono da considerarsi i match di addio di Flair, uno in WWE ed uno in TNA, strizzando l'occhio alla WCW. Due momenti che ogni fan della disciplina ricorda e conserva nel cuore, identificandoli come l'addio del Nature Boy ed il suo pensionamento.
Sono passati rispettivamente 13 ed 11 anni. Molti fan di oggi probabilmente non si ricordano nemmeno di questi incontri. Che senso ha dare loro un altro match? E se lo scopo è farlo per gli appassionati di vecchia data, vale davvero la pena rovinare il ricordo di queste due epiche contese con un match che, molto probabilmente, sarà al di sotto delle aspettative e del livello di quelli sopra citati?
Che poi Flair possa regalarci una perla ne sono perfettamente consapevole ed una certa parte di me lo spera, ma dall'altro lato c'è la volontà di conservare un bellissimo ricordo e due bellissime emozioni che rischiano di essere infangati da un ritorno nel ring non necessario.
Sarò il primo a guardare il match del Nature Boy, ad urlare "WOOOOO" ad ogni sua chop e a battergli le mani a fine incontro, ma c'è un lato di me che ha paura che questo ultimo match possa essere una evitabile castronata. E da fan del "Dirtiest Player in The Game" non posso che aver timore.