2020 RECAP: WWE (pt.2)
Ripercorriamo insieme l'ultimo anno
APPROFONDIMENTI Pubblicato in data 03/01/2021 da Andrea Piccioli
Questa è la seconda parte del nostro recap sul 2020 im WWE. Per chi avesse perso la prima, può trovarla qui:
https://www.fightplanetitalia.com/articolo-approfondimenti.php?id=2020-recap-wwe-pt1
Arriviamo a Summerslam, dove assistiamo al debutto del ThunderDome, una arena circondata da schermi Led capaci di riprodurre i fans collegati da casa, come in una gigantesca chiamata su Zoom. È anche il momento del debutto di Dominik Mysterio, che affronta e perde contro Seth Rollins, così come la fine del regno di Strowman, che cede la sua cintura a Bray Wyatt. Ma, a sorpresa, Roman Reigns torna in azione dopo lo stop prima di Wrestlemania e si impone di forza nella corsa al titolo massimo.
Asuka riesce nell'impresa di perdere il titolo femminile di Smackdown contro Bayley, per poi vincere quello di Raw contro Sasha Banks. Il rapporto di amicizia fra la Boss e la Hugger inizia a rompersi, ma ci vorranno ancora molti mesi prima dell'effettivo tracollo.
Nelle settimane successive debutta Keith Lee, stella di NXT finalmente passata al Main Roster. Il suo primo rivale è Randy Orton, che affronta e sconfigge a Payback, il Pay-per-view successivo. Trionfa anche Bobby Lashley, che conquista il titolo US dopo l'anonimo regno di Apollo Crews e porta a casa il primo successo per la Hurt Businness. È anche la serata di Roman Reigns, ufficialmente turnato heel ed affiancato da Paul Heyman, che batte Bray Wyatt e Braun Strowman, conquistando il titolo Universale.
Arriviamo a Clash of Champions, dove l'attenzione della serata viene catalizzata dall'ottimo Ladder Match per il Titolo Intercontinentale fra Jeff Hardy, AJ Styles e Sami Zayn, vinto da quest'ultimo.
Importante è anche il ruolo di Jay Uso, che si allontana dal fratello ed inizia la carriera in singolo, conquistando il posto di primo sfidante al titolo di Reigns. I due, cugini di primo grado, imbastiscono la rivalità proprio sul ruolo di Capo Tribú dei samoani, personaggio che farà la fortuna di Reigns nei mesi a seguire.
Drew Mcintyre continua la sua faida con Orton, questa volta in un Ambulance Match senza troppe pretese, ma la loro rivalità non è ancora terminata.
Quella che sembra la resa dei conti si tiene ad Hell in a Cell, dove The Viper riesce a conquistare il titolo e a porre fine al regno dello Scozzese. È anche il momento dello scontro fra Bayley e Sasha Banks, che per molti mesi avevano visto la loro alleanza sgretolarsi ogni giorno di più. La Boss sconfigge la Campionessa di Smackdown e porta a casa la cintura, mentre Otis perde il suo Money in the Bank a favore di The Miz, segnando in maniera definitiva la fine di ogni possibilità di vederlo nel Main Event.
Roman Reigns sconfigge Jay Uso, costringendo i due cugini a diventare suoi sottoposti e riconoscerlo come loro superiore, situazione che porterà grandi vantaggi al Big Dog nei mesi successivi.
È anche la sera del debutto in Pay-per-view della Retribution, la squadra di teppisti che nelle settimane precedenti aveva messo a soqquadro gli show e che si scopre essere comandata da Mustapha Ali, l'hacker di Smackdown che l'anno scorso aveva interrotto in alcune occasioni lo show blu. Il debutto coincide con una sconfitta e, se il buongiorno si vede dal mattino, appare chiaro quale sarà nei mesi successivi la loro fine.
Arriviamo a Survivor Series dopo il Draft che ha miscelato i wrestlers dei due Roster. Il Pay-per-view non offre particolari emozioni, se non l'ufficiale ritiro di The Undertaker, esattamente 30 anni dopo il suo debutto. Un segmento memorabile e che avrebbe meritato una platea piangente ma che, purtroppo, si consuma in una arena deserta.
Sicuramente, però, lo shock più grosso avviene nelle settimane precedenti: Drew McIntyre sconfigge Randy Orton, riportandosi a casa il Titolo WWE e dando inizio al suo secondo regno. La Vipera inizierà a questo punto una faida con The Fiend, alleato in maniera stabile con Alexa Bliss, che lo porterà al Pay-per-view successivo, TLC, ad affrontarlo in un Inferno Match dal finale davvero disturbante.
In quello che a mani basse è il miglior show dell'anno, assistiamo a tanti colpi di scena: le campionesse di coppia femminili Nia Jax e Shayna Baszler perdono le loro cinture contro Asuka e la sostituta di Lana, che in principio doveva affiancare la nipponica, ovvero Charlotte Flair.
Il duo Shelton Benjamin e Cedric Alexander conquistano le cinture di coppia, portando un altro alloro nella Hurt Businness, mentre i due campioni massimo mantengono i loro titoli: McIntyre sconfigge AJ Styles e The Miz, che sfrutta il suo Money in the Bank per inserirsi nel match, mentre Reigns ha la meglio su Kevin Owens.
Si conclude questo 2020 senza ulteriori scossoni. Sicuramente a farlo da padrone, escludendo il Covid, è stato Drew McIntyre, che per tutto l'anno ha saputo mantenersi al vertice della federazione e convincere anche i più forti detrattori che siamo di fronte ad uno dei nuovi volti della compagnia. Roman Reigns ha saputo veramente reinventarsi e ha trovato un personaggio heel perfetto per le sue potenzialità al microfono, mentre Asuka si è rivelata una atleta chiave nella gestione del settore femminile.
Lode più totale alla Hurt Businness, che ha saputo crescere fino a diventare una stable di tutto rispetto, mentre grosso tonfo sordo per la Retribution, una stable geniale gestita, citando Renée Ferretti, "alla cazzo di cane".
Vedremo cosa ci aspetta in questo 2021, sperando di rivedere presto pubblico nelle arene pronte a tifare i loro beniamini