AEW DYNAMITE: Omega e Moxley faranno il botto
Analisi AEW Dynamite.
AEW Pubblicato in data 20/02/2021 da Roberto Rotonda
Nuovo appuntamento con la All Elite Wrestling. Andiamo a vedere cosa è successo questa settimana a DYNAMITE.
Partiamo dal tag team match tra la coppia Adam Page & Matt Hardy e gli Hybrid2. Dove più dell’incontro in sé, vinto dai primi con Hardy al solito che prova a fare il protagonista con blind tag, a far notizia è il post match. Dove Big Money Matt pensa di aver fregato Hangman che, invece, sul foglio fattogli firmare da Page in realtà ha posto la firma per un match tra i due a REVOLUTION. Hardy incacchiato però non si dispera, in quanto in qualche modo aveva sentito odore di guai, e dunque ecco che sotto la maschera della mascotte dei Jaguars in realtà c’è Isiah Kassidy a cui ordina di attaccare Page, assieme a Angelico ed Evans (a cui vengono offerti migliaia di dollari). A salvare Page è l’intero Dark Order. Ora, un incontro tra i due in ppv sicuramente ci sta visti gli sviluppi della situazione, solo che il modo in cui ci si è arrivati, mi ha lasciato qualche minima perplessità. Se Page aveva fregato Hardy cogliendolo di sorpresa, come faceva quest’ultimo a prevedere l’accadimento, facendo nascondere il suo assistito sotto mentite spoglie? Certo, qualcuno mi dirà che lo avrebbe fatto colpire a prescindere, ma non avrebbe avuto senso senza “l’imbroglio” di Page. Per questo mi è sembrata una piccolissima forzatura. Niente di scandaloso ovviamente. Ma un po’ più di cura nei dettagli aiuterebbe.
Accattivante la sfida tra Serena Deeb e Riho, uno di quei match che fanno ben sperare per la crescita della divisione femminile. Sfida intensa, equilibrata, con il minutaggio giusto, e anche piacevole. Da premiare entrambe le lottatrici, anche per come hanno saputo narrare la sfida che valeva la qualificazione al turno successivo del torneo che assegna la palma di prossima sfidante all’AEW Women’s World Championship. La giapponese, al ritorno dopo la lunga assenza causa restrizioni covid, si aggiudica la vittoria. Scelta giusta e forse anche prevedibile alla vigilia. Questa è la qualità media che vogliamo vedere stabilmente in AEW per quanto riguarda le ragazze.
Poco da dire sul riempitivo tra Orange Cassidy e Luther. Il Freshly Squeezed vince senza alcun clamore nonostante il rivale abbia provato ad avvantaggiarsi all’inizio anche grazie al suo collega Serpentico, pareggiato e neutralizzato da Chuck Taylor.
Così come per la vittoria degli FTR sui fratelli Sydal, servita più al ritorno di Luchasaurus e della Jurassic Express, e alla continuazione della storyline tra le due coppie.
Il Team Taz fronteggia Sting, il quale si becca la powerbomb da Brian Cage. Primo bump televisivo serio dopo qualche anno per lo Stinger che così saggia il suo corpo in vista degli impegni futuri. Se lo tengono impegnato con match più che altro cinematici, senza stressare troppo il martoriato fisico, anche in AEW lascerà il suo marchio indelebile. Non vedo l’ora che arrivi REVOLUTION. Sono anni che aspetto di rivedere la ragione per cui amo il wrestling tornare in azione!
L’AEW World Tag Team Championship Match tra i campioni Young Bucks e Santana & Ortiz si lascia guardare con facilità. Ed è normale quando si affrontano due dei migliori tag team al mondo. Però a dire il vero l’hype per il risultato non è che fosse il massimo, troppo scontata infatti la conferma dei fratelli Jackson. Arrivata dopo un buonissimo match, che ha visto anche l’allontanamento della Inner Circle per colpa di MJF che ha provato a interferire. La stable di Jericho fa ritorno alla fine per attaccare i Bucks, che subiscono la sottomissione da parte di Le Champion e di MJF, battendo le mani al tappeto in segno di resa. Kenny Omega dal backstage vorrebbe intervenire, Don Callis lo blocca e manda i Good Brothers che arrivano a rilento a frittata ormai fatta. Quante cose succulente in un solo segmento, non so come si fa a dire “Non riesco a capire le storie in AEW”. Eh, forse il problema non è la promotion.
E chiudiamo con il Main Event a squadre tra Butcher, Blade & Eddie Kingston contro Lance Archer, Rey Fenix e Jon Moxley. Sfida fisica e intensa, a tratti anche caotica. Alla fine è l’ex AEW World Champion a effettuare il pin vincente sull’ex amico Kingston. Mox che poi viene attaccato dai Good Brothers alle spalle. Per favorire così l’arrivo di Kenny Omega. L’attuale AEW World Champion si dice pronto a affrontare Moxley a REVOLUTION, ma sarà lui a decidere la stipulazione. Un Exploding Barbed Wire Death Match! Dopo essersi beccato, come risposta, una bella headbutt da Moxley, Omega chiude la serata colpendolo con due feroci V-triggers.
Ordunque la promotion dà una sterzata forte al suo tipico stile, che di grosso modo finora è stato “violento nella norma e il giusto” con una stipulazione ultraviolent che di sicuro non è una scelta caratteristica per una major. Ma faccio tutti i complimenti alla promotion per la scelta, che per me è anche un omaggio, un tributo a questa branca del wrestling troppo spesso ghettizzata e messa ai margini, senza magari averne mai provato a capirne il senso e/o a conoscerne almeno un minimo di storia. La rivalità di Omega e Moxley, comunque ben si presta per un finale che definirei Esplosivo. Due dei migliori al mondo che sputeranno letteralmente sangue sul ring. Corro a fare la scorta di birra e popcorn.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima.