AEW DYNAMITE: New Year’s Smash Night 2
TNT Championship Match, Allin vs Cage.
AEW Pubblicato in data 16/01/2021 da Roberto Rotonda
Nuovo appuntamento con la All Elite Wrestling. Andiamo a vedere cosa è successo questa settimana a DYNAMITE. Seconda notte a tema per DYNAMITE, che in queste edizione di New Year’s Smash vede la difesa del TNT Championship nel Main Event.
Il primo incontro è la sfida tra Eddie Kingston e PAC. Che si sviluppa in due parti, dove entrambi riescono ad avere la meglio l'uno dell'altro a fase alterna. Regalandoci un opener bello fisco e anche ben narrato. Infatti la vittoria del BASTARD, via pin post Black Arrow, è significativa per tutto quello che è successo tra lui e il Mad King in queste settimane. Quando la tensione sale tra Death Triangle e The Butcher and The Blade, è Lance Archer a calmare le acque. Andando faccia a faccia soprattutto con il britannico. Può questa essere una nuova alleanza, oppure un nuovo feud all'orizzonte ci aspetta.
Non abbiamo avuto sorprese dal match tra Chuck Taylor e Miro. Con quest'ultimo imbattuto da quando è arrivato in AEW, era difficile vederlo perdere. Soprattutto considerando la storia del Young Boy nata sette giorni fa. Dunque ovvia la sua vittoria a livello di storyline, era la scelta più giusta a mio avviso. Match comunque solido che ha visto anche Kip Sabian mettere k.o. Orange Cassidy.
Matt Hardy per me rimane una delle incognite della federazione. Se all'esordio era sembrato chiaro il suo percorso post WWE, da settimane devo dire che vederlo relegato a ruoli tuttalpiù marginali mi rattrista. Manager dei Private Party, anche con segmenti abbastanza anonimi per me. L'augurio è che si aggiusti il tiro. Dov'è finito il genio creativo ammirato in TNA/IMPACT e a tratti anche nella stessa WWE?
Perfetto il segmento della Inner Circle. Che ci regala così un nuovo capitolo per il gruppo. La settimana prossima Jericho fa coppia con MJF per sfidare Santana & Ortiz e Sammy Guevara & Jake Hager per decidere chi sarà il tag team ufficiale della stable. Al solito ottimo intrattenimento dai vari componenti.
Il ritorno della Elite si è trasformato in una pantomima dove Don Callis ha presentato i migliori amici di Kenny Omega e, invece dei Young Bucks, ha annunciato i Good Brothers. Sono stati loro infatti a far squadra con l’AEW World Champion nel match che, senza alcun clamore, hanno vinto contro Danny LimeLight & The Varsity Blondes. Match solido, anche se come detto di recente, forse fin troppo abusato dalla federazione.
A fine match Jon Moxley da solo va contro tutti e, proprio quando sembra arrivare il peggio per lui, i Lucha Bros arrivano per stabilire la parità numerica. Ne nasce una bella mischia apprezzabile, a cui Matt e Nick Jackson cercano di porre fine tentando di calmare Mox. Ma ricevendo un bel Superkick Party dai Lucha Bros. Per i Bucks situazione di Cornuti e Mazziati, in quanto presi in giro dai loro storici amici, e anche stesi dai fratelli messicani. Se tutto ciò non vi basta per avere interesse, il wrestling non fa per voi.
Buonissima costruzione per tutte le componenti coinvolte, speriamo solo che il tutto non vada a sfociare nell’ennesimo match a 80000 Uomini.
Divertente e molto funzionale il segmento del The Waiting Room with Dr. Britt Baker. L’ospite Cody viene raggiunto da Jade Cargill che non gli risparmia un notevole schiaffo. Quando la ragazza chiede di volere un’avversaria (dopo che Brandi è impossibilitata a affrontarla causa gravidanza), Red Velvet entra nella stanza e parte una rissa a cui le altre ragazze della compagnia mettono fine separando le due atlete. Andando così a cambiare il futuro di questa storyline, ma senza averne modificato la natura rude e selvaggia che, anche con Brandi Rhodes, avevamo ammirato.
In più la chicca di Thunder Rosa (via promo video) che annuncia di aver parlato con Tony Khan, ottenendo un match contro Baker per l’edizione di DYNAMITE del 3 febbraio rinominata Beach Break. Altro momento ben fatto, con la dentista incavolata che insiste col dire di non voler combattere.
La sfida tra Jurassic Express (Marko Stunt & Jungle Boy) e gli FTR va come deve. E cioè con i primi a fare un bel match e impensierire gli ex campioni di coppia, che alla fine la spuntano grazie all’assist scorretto del loro manager Tully Blanchard. Storia destinata a proseguire, al team giurassico servirebbe un feud vincente contro un team assestato per tentare seriamente l’assalto ai titoli. Vediamo se la strada è quella.
Discorso abbastanza simile per l’NWA Women’s World Championship Match tra la campionessa Serena Deeb e Tay Conti. Contesa godibile ed equilibrata, entrambe fanno una buonissima prova. Ma è Deeb a vincere. È un bene enorme per la divisione avere una come lei nel roster, oltre che per essere una protagonista attiva, è un elemento molto importante per far crescere le altre più giovani e alzare l’asticella della divisione femminile.
E chiudiamo con il Main Event dove Darby Allin difende il TNT Championship contro Brian Cage. Lo sviluppo del match a livello narrativo, per quanto abbia la sua logica visto anche il Weigh In dello scorso episodio, non mi è piaciuto. Cage ha in pratica annientato il Campione, facendolo volare sul tavolo fuori ring e dominandolo poi essenzialmente per tutto l’incontro. Tenendo fede alla tagline di presentazione “Big vs Small”. Allin resiste a tutto e anche di più e, nonostante il tutto per la promotion abbia la sua logica, anche in questo caso ho trovato una forzatura vedere un near fall dopo l’altro, cosa che a mio avviso ha fatto perdere di credibilità al match. L’assurdo si ha quando Ricky Starks cerca di favorire il compagno di stable e Sting, alla sua maniera, arriva per proteggere il match dall’interferenza. A questo punto ad Allin basta una “semplice” crucifix bomb per schienare Cage e mantener saldo il titolo in spalla.
Va bene il cuore oltre l’ostacolo, la resilienza, la forza di volontà nel non mollare mai. Ma non è questo, a mio avviso, il modo giusto di costruire Allin. Che, non avendo bisogno di interpretare il ruolo del piccoletto che viene sopraffatto e poi vince in qualche modo, esce male da ciò a mio avviso. Anche se, ripeto, per come il feud è stato impostato il tutto ha la sua logica. Solo che io non la condivido. Inoltre settimana scorsa lo avevo anche detto, ve lo rimetto qua: “Non può una figura troppo leggendaria come Sting essere il manager/protettore di Allin, che credo possa essere poi accostato sempre come quello a cui Sting ha fatto il manager. Il ragazzo deve crescere e farsi da solo e i manager devono essere manager, come Heyman, Bearer, Fuji, Jimmy Hart o Heenan, figure sì di spessore che però non oscurano i loro protetti.”
Non siamo ufficialmente ancora arrivati al ruolo di manager/protettore, ma qualche indizio in quel senso lo abbiamo. Niente di così grave sia chiaro, è sempre lecito andarci piano e aspettare di vedere come le cose procederanno.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima.