AEW DYNAMITE: Chi fermerà Kenny Omega?
Analisi DYNAMITE.
AEW Pubblicato in data 19/12/2020 da Roberto Rotonda
Nuovo appuntamento con la All Elite Wrestling. Andiamo a vedere cosa è successo questa settimana a DYNAMITE.
La puntata comincia con il match tra John Silver & Alex Reynolds del Dark Order in squadra con “Hangman” Adam Page che affrontano Matt Hardy e i Private Party (Marq Quen e Isiah Kassidy). Un opener piacevole, che vede Page collaborare bene con i compagni. Anche nell’altro team i meccanismi sono ben oliati. Da segnalare il tag che Hardy si prende per eseguire soltanto lo schienamento vincente al posto del compagno legale. Con i Private Party che restano un po’ attoniti per questo strano e inaspettato comportamento.
È sicuramente questo il momento da evidenziare, magari finalmente si spingerà di più sul Multiuniverso Hardy. Mi auguro che tra Hangman e il Dark Order sia finita qua, ma non ne sono sicuro.
Fuori contesto e inutile il segmento video che vede annunciare la nascita del primo nascituro di casa Rhodes. Boh, non so che senso ha fare questi segmenti. Per fortuna poi Cody è impegnato nel match contro Angelico. Altro bell’incontro ma dal sapore liofilizzato in quanto troppo telefonata la vittoria dell’ex TNT Champion. Più che altro è il post match a catturare l’attenzione. Quando Taz e il suo team al completo fanno capolino per offendere prima Cody e poi Darby Allin presente al solito sugli spalti. Quando le cose sembrano farsi serie, è Sting a comparire puntando la mazza da baseball contro i cattivi, facendo frenare Taz e soci. Cosa avevo detto sette giorni fa, lo ricordate?
“..allora perché non fare un classico dello Stinger. Arriva, non dice nulla, non risponde ad alcuna domanda, prende la mazza da baseball dal giaccone e la punta verso Allin. Mi sarei gasato molto di più. Voglio vedere Sting parlare il meno possibile.” Insomma è in pratica quello che è successo, e così deve essere anche in futuro. Sting deve fare Sting!
Così come Eddie Kingston fa l’Eddie Kingston quando prende parola a centro ring per insultare PAC prima e Lance Archer poi. Quest’ultimo non ci sta e lo raggiunge dando vita a una zuffa che poi coinvolgerà The Butcher and The Blade, Rey Fenix, lo stesso PAC e il rientrante Penta El Zero Miedo. Interessante l’attimo in cui The BASTARD toglie Kingston dalle mani di Archer e il Murderhawk Monster sembra non prenderla tanto bene. Tuttavia resta al fianco della Death Triangle senza che nulla accada.
Mi è piaciuto il segmento in questione, oltre all’aver dato seguito logico alla rivalità tra il Mad King e i suoi ex compagni, ha aperto un possibile e verosimile feud tra PAC e Archer da cui qualcosa di avvincente potrebbe scaturire.
Il 12-Man Tag Team Match tra Inner Circle—“Demo God” Chris Jericho, MJF, Sammy Guevara, Ortiz, & Santana, Jake Hager e Best Friends—Chuck Taylor & Trent, Top Flight—Darius & Dante Martin, Varsity Blondes—Brian Pillman, Jr. & Griff Garrison è buono per la posizione occupata nella card. Alla fine della fiera serve più a costruire la sfida che i Top Flight lanciano a Chris Jericho e MJF, quest’ultimo autore dello schienamento vincente per i suoi.
Chissà se c’è intenzione di concedere una vittoria che sarebbe importante ai due giovani o se è un tentativo di abbozzare qualcosa di nuovo mettendo Friedman e Le Champion in coppia in pianta stabile. Così, tanto per fantasticare, un match tra loro e i Young Bucks sarebbe sicuramente stuzzicante.
I fratelli Jackson saranno poi offesi dagli Acclaimed al termine del match vinto in maniera scorretta contro la SCU. Incontro piacevole che è passato anche dalla rap battle iniziale molto divertente. Sembra che l’attenzione posta dal sottoscritto una settimana fa sulla gestione di queste coppie nuove sia stata subito trattata a dovere. Infatti in questo episodio Top Flight prima e Acclaimed poi, hanno messo un mattoncino importante verso una costruzione più seria e credibile. Meglio così.
Britt Baker attacca Thunder Rosa alle spalle avendo la meglio nel segmento in questione. Funzionale e ben fatto, per la divisione femminile un feud notevole che si sta portando avanti molto bene.
Continuiamo a occuparci di ragazze con il tag team match tra Ivelisse & Diamante contrapposte a Big Swole e Serena Deeb. Contesa buona che sembra continuare il momentum positivo nella scena rosa della AEW, che nelle ultime settimane pare aver trovato finalmente la giusta via. Sono Swole e Deeb a vincere. Poi Nyla Rose attacca la NWA World Women’s Champion e la sua partner odierna alle spalle e sarà Red Velvet, con l’aiuto di Santissima Madre Steel Chair, a salvare capre e cavoli. Teniamo l’entusiasmo a freno e vediamo come le cose evolveranno. Ma finalmente le storie cominciano a sembrare armoniose e con un filo conduttore chiaro.
E chiudiamo con il Main Event tra l’AEW World Champion Kenny Omega e Joey Janela. Match che rispetta benissimo le premesse della matrice hardcore con Janela sempre super affidabile in queste stipulazioni. Su The Cleaner c’è davvero poco da dire, parliamo di uno dei migliori wrestler della sua generazione e non solo. Impossibile rimanere delusi dai suoi match. Nonostante la buona riuscita dell’incontro, forse l’hype del risultato viene un po’ a mancare visto il momento non proprio da protagonista del Bad Boy che perde con onore.
E infatti più della sfida in sé e del risultato, il focus è tutto sul finale caratterizzato dall’arrivo a fine match della Death Triangle. Con PAC che, dopo una serie di battute anche con Callis, comunica a Omega che dovrà difendere il titolo contro Rey Fenix il 30 dicembre, in quanto dopo aver parlato con Tony Kahn e avergli fatto presente che Fenix non ha mai perso nel torneo di #1 Contender al World Championship (vinto proprio dall’attuale Campione) ma ha dovuto abbandonare causa problemi fisici, il patron della AEW ha avallato la proposta. Presupposto più che valido per un title match.
Sarà molto probabilmente uno dei migliori incontri mai visti a DYNAMITE, tuttavia pare essere solo una sfida transitoria per il Campione.
Una puntata di gran lunga migliore della precedente, almeno per me.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima.